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CONFAI è  tra le “Associazioni incluse nella seconda sezione dell’elenco  presso il Ministero dello Sviluppo Economico come previsto dall’art.2, comma 7, legge 4/2013”

 

Breve cronistoria della CONFAI - (Confederazione Amministratori Immobiliari)

 

La CONF.A.I. è stata costituita a Ferrara il 24-09-1997, su iniziativa di alcuni Amministratori di condomini staccatisi dalle rispettive associazioni da cui, ormai, non ricevevano più né assistenza professionale, né stimoli alla professione.

 

L’obiettivo, ambizioso della CONF.A.I., sin dalla sua fondazione era quello di riuscire a far convivere, civilmente, lealmente e costruttivamente, la figura dell’Amministratore con quella del Condòmino. In un rapporto che rispettasse e tenesse conto dei rispettivi ruoli, sempre e comunque nell’interesse di tutto il Condominio.

  • In Italia mancava (e mancherà per sempre), in ossequio alle normative europee, un riferimento nazionale per questa professione costituito da Ordine o Albo, come peraltro per molte altre categorie professionali. Chiunque, a norma del Codice Civile, poteva svolgere questa attività. Modificata, dopo un’attesa durata 12 anni, dalla L. 220/2012 e integrata dalla L. 4/2013 sulle “Professioni non organizzate”, adeguando e fissando con essa alcuni paletti fermi, ormai dal lontano 1942 – data di approvazione del testo del Codice Civile.

 

 Contestualmente alla sua costituzione CONF.A.I. chiese ed ebbe l’adesione a Confedilizia e all’A.P.E. Ferrara (acronimo di Associazione della Proprietà Edilizia), avviando anche diversi corsi di formazione per nuovi Amministratori di Condominio di cui, il primo, inaugurato personalmente dal Presidente di Confedilizia.

 

Tuttavia il rapporto con Confedilizia si interruppe 7 anni dopo, sciogliendo, nel Febbraio 2004, ogni collaborazione per divergenze sul ruolo e riconoscimento della “professione di Amministratore condominiale”, per aderire a UNIONCASA. In tale contesto associativo CONFAI ha successivamente esteso la propria presenza sul territorio nazionale, in particolare in Sicilia, dove si è formato un forte nucleo operativo nella Provincia di Palermo e nello specifico a Bagheria, che ha dato vita a diversi corsi formativi che hanno offerto la concreta possibilità di lavoro a giovani e meno giovani, diplomati e laureati (che tuttora svolgono la professione). E, inoltre, è interessata ad estenderla in altre Regioni e Province, oltre che allacciare nuove alleanze e nuovi rapporti associativi con altri settori produttivi e professionali. In quanto, ormai, “condominio” non significa più, e da tempo, solo “abitazioni” ma, anche, “centri-commerciali”, “aree industriali ed artigiane” ecc. ecc.. Finchè non si giungerà a cogliere anche il valore che il più grande “condominio” – sotto il profilo e l’interesse delle associazioni, di qualsiasi settore, e degli stessi ‘abitanti’ – sono anche i “centri naturali” di ogni Città e Comune, incluso vie, piazze, e perfino i quartieri di ognuno di essi.

 

E proprio in ragione di queste valutazioni, sin dai primi approcci con la problematica condominiale, ci siamo resi conto di un aspetto: seppur bistrattata ed erroneamente sottovalutata, la professione di ”Amministratore di Condominio” è, come appunto la definimmo, e la Legge 220/2012 ce ne ha dato conferma dopo diversi anni: <<una professione …vecchia, con prospettive giovanissime>>.

 

Essa infatti, pur se non ufficialmente supportata da un Ordine o Albo è, oggi, regolamentata da una legge, anzi due: la L. 220/2012 e la L. 4/2013. E costituisce, di fatto, una soluzione professionale e, di conseguenza, di reddito, per una serie impressionante di soggetti, di ambo i sessi, sempre più esclusi e mortificati dai circuiti produttivi ed occupazionali tradizionali. Ci riferiamo a:

 

- giovani in cerca di occupazione, soprattutto se muniti di diploma o lauree;

- persone con esperienze lavorative, in particolar modo se con esperienze di carattere giuridico, amministrativo e contabile, espulse dal mondo del lavoro in età ancora troppo giovane per aspirare all’agognata pensione ma, nel contempo, già anziani per reintegrarsi adeguatamente nei circuiti produttivi;

- donne: spesso, anzi quasi sempre, costrette a lasciare il lavoro o a portarsi a part-time se mettono su famiglia e soprattutto se arrivano, seppur sempre più rari nella nostra società, dei figli.

 

 

E queste riflessioni (rese oggi ancor più preoccupanti dai dati sulla disoccupazione) sono ulteriormente suffragate dai dati seguenti, estratti da una ricerca pubblicata dal Sole 24 Ore il 5 Luglio 2010:

 

 

Ma occorre anche affermare e mettere in guardia quanti sottovalutassero e banalizzassero le difficoltà che ogni lavoro o professione ha in sé, che non basta aver seguito un corso di formazione e aver ottenuto un “attestato” da esporre nel proprio studio o abitazione per fare un vero “Amministratore di condominio”. La problematica quotidiana e l’evoluzione costante della materia “condominiale” richiedono un affiancamento e un supporto all’Amministratore, da parte dell’Associazione alla quale si aderisce, costante, tempestivo e soprattutto “professionale”. Per questo la collaborazione da tempo instaurata sulla specifica problematica con il quotidiano economico il Sole 24 Ore, l’utilizzo della banca dati dello stesso, nonchè l’adozione, sin dal 1° corso formativo, organizzato oltre 15 anni fa, dei testi sull’”Amministrazione condominiale” editi dallo stesso Gruppo, ci pongono nella condizione, grazie anche ai professionisti che collaborano con noi nelle diverse materie di interesse del “condominio“, di non deludere quanti desiderano svolgere, o accingersi a svolgere, questa professione con rigore, competenza, chiarezza e, soprattutto, onestà.

 

Il presidente nazionale: Dr. Luigi A. Ciannilli - tel. diretto 333-4153784

 

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